C'èra qualcosa che non andava nella mia antenna filare aperiodica.Dopo 16 anni di onorato lavoro non mi soddisfaceva più. Così a vista i barilotti di plastica che fungevano da contenitori per le resistenze di chiusura e l'allacciamento al coax mi sembravano deteriorati e allora ho deciso di tirarla giù per vedere da vicino com'era la situazione.
Questa filare aperiodica l'avevo installata all'incirca a fine 1999 ,incuriosito a quel tempo da uno scritto di IV3VS su appunto una filare aperiodica costruita tanti anni fa dalla tedesca Kelerman e avevo deciso di riprodurla artigianalmente . Praticamente la mia versione era costituita da un tratto di cavo RG 58 lungo 21 metri e più precisamente della sua calza,alla cui fine è collocata una resistenza di chiusura. Il ritorno della corrente avviene tramite il conduttore interno dell'RG 58, ed è stata installata a "V" rovesciata utilizzando un palo alto circa 7 metri. In effetti, l'altezza è poca, perchè le estremità dove vi sono gli isolatori sono abbastanza vicine al suolo e ad una bella ringhiera fatta con tubi da 1 pollice e 1/4 zincati ma il suo funzionamento si è sempre rivelato ottimo, non occorre nessun sistema di accordo, la sua larghezza di banda è eccezionale (basta calcolare bene la resistenza di chiusura e si ottengono delle onde progressive) ed ha il vantaggio di un basso rumore. Oltre al cavo RG 58 avevo utilizzato a quel tempo 10 resistenze da 560 ohm/7 watt, un paio di contenitori plastici recuperati dalle uova di Pasqua che avevo fissato a un paio di isolatori e un SO 239 da pannello.
Ed era proprio nei contenitori plastici che si nascondeva l'inghippo, infatti una volta aperti ,come si vede in figura 1 lo stato delle resistenze e in figura 2 il loro interno , erano completamente pieni di acqua con le resistenze di chiusura da una parte e il collegamento al coax di discesa dall'altra completamente immersi nel liquido,il silicone di chiusura col tempo si era deteriorato e lasciava filtrare l'acqua piovana .
A questo punto ho deciso di intervenire drasticamente e cambiare il tipo di alloggiamento optando per delle robuste cassette di plastica a tenuta stagna,pure le resistenze le ho messe ex novo sostituendo le vecchie e maggiorandole in potenza, ovvero utilizzando 10 resistenze collegate in parallelo da 20 Watt ma del valore di 470 Ohm invece di quelle a 560 Ohm a 7 Watt originali riuscendo con questa variazione(nella mia realizzazione) a centrare in maniera ottimale l'abbinamento con i 50 Ohm del RG 58.In figura 3 potete vedere dentro la cassettina stagna la parte iniziale dell'antenna dove è collegata inversamente al connettore SO239 ovvero la calza al centro e il conduttore centrale alla massa ( Il PL sul coax di discesa invece naturalmente andrà collegato normalmente ) con il cavo che prima viene passato nell'occhiello dell'isolatore fissandolo con un morsetto attorno allo stesso e poi serrato con diverse fascette a stringere in plastica alla cassettina stagna,in figura 4 potete vedere come si presenta alla fine pronta per poter essere ancorata ad un supporto.
In figura 5 invece si vede la parte finale dell'antenna con le 10 resistenze da 470 Ohm/20 W collegate in parallelo al tratto di coax finale dell'antenna e alloggiate all'interno dell'altra cassettina stagna. Anche qui il coax viene prima serrato alla cassetta stagna sempre con diverse fascette a stringere poi passato e fissato all'occhiello di un altro isolatore con un morsetto e da qui all'interno della cassetta.Nelle figure 6 e 7 potete vedere l'antenna aperiodica come si presenta una volta ultimata e pronta ad essere tesa in aria,se avete notato sia in questa che nell'altra cassettina le entrate dei cavi sono posizionate in modo da rimanere in basso rispetto al posizionamento dell'antenna in modo da evitare eventuali infiltrazioni di acqua dai passacavi, visto che ho preferito montarla questa volta non a "Inverted V" ma in versione "Sloper". Per essere più tranquilli consiglio,come ho fatto io, di praticare uno o due piccoli forellini al massimo del diametro di due millimetri nel lato delle cassettine dove vi sono i passacavi proprio per funzione di scolo in caso di eventuali (anche se improbabili) infiltrazioni di acqua dagli stessi.