Questa scheda digitale per centraline antifurto, che di seguito descrivo, ho dovuto installarla in serie alla mia centrale d'allarmeVigil-Ct in sostituzione del combinatore telefonico passato da un giorno all'altro a miglior vita; chi non ha seguito in Cq di Giugno '98 eSettembre '98 i progetti della mia centralina antifurto per abitazioni con la relativa chiave elettronica temporizzata farà bene a procurarsile due riviste. Queste schede digitali sono largamente diffuse tra gli installatori di sistemi antifurto, non hanno un nome specifico,sidifferenziano ben poco le une dalle altre e quindi sono di facilissima reperibilità. Il loro costo è minimo e hanno il vantaggio di potercomunicare tramite diversi protocolli(fast-format, slow-format,4+2,e altri ancora) con ricevitori digitali tipo Ademco,Hesagard e altremarche. Il passaggio di qualità,utilizzando queste schede al posto dei combinatori telefonici, è che la loro stringa può essere appuntoinviata a ricevitori digitali remoti che in genere sono utilizzati da Istituti privati di vigilanza i quali (naturalmente sotto compenso)provvedono a gestire il messaggio di allarme in proprio.
Queste schede in genere sono dotate di 8 canali allarmabili e in più hannouna segnalazione automatica di "prova sistema"(preimpostabile ogni tot ore) e di "basso livello batteria" in caso di assenza rete conconseguente calo di rendimento dell'accumulatore. Sono alimentate a 12 volt e naturalmente vanno allacciate alla linea telefonica. Il loroassorbimento è di circa 2 mA che sale a circa 7 mA in trasmissione: un consumo irrisorio quindi. per gli allacciamenti non ci si puòsbagliare perchè hanno una morsettiera dove sono chiaramente specificati gli ingressi dei canali allarmabili, di quelli dell'alimentazione edella rete telefonica esterna. Come si vede dalla foto la loro dimensione è ridotta: circa 10 cm per 10cm. i contatti di allarme funzionanodandoci un positivo: in questo caso il contatto si apre e trasmette l'allarme, quando poi il positivo si interrompe per la cessazionedell'allarme il contatto si richiude trasmettendo un ripristino dell'allarme (reset). Naturalmente la programmazione dei canali, delnumero telefonico di chiamata, del protocollo di comunicazione, viene gestito tramite apposito software che possiedono gli installatoridel settore. Per ovvii motivi non posso fornirvi lo schema elettrico della scheda stessa, ma come allacciarla alla centralina d'allarme oa qualsiasi altra di certo si.
L'importante da qualsiasi tipo di centralina usata, è prelevare un positivo e un negativo che fornisconotensione in caso di allarme: per esempio quelli che servono ad alimentare la sirena. Come si vede dallo schema elettrico anche nella miacentralina ho utilizzato il solito comando. Seguendo gli schemi riportati sulle due riviste di cui sopra , dalla morsettiera esterna sulretro della centralina Vigil-Ct staccate i due fili che andavano al contatto NC del combinatore telefonico quindi collegatevi in paralleloall'uscita per la sirena d'allarme: il negativo lo collegate direttamente al morsetto di massa dei canali d'allarme della scheda digitalementre il positivo dopo averlo fatto passare dal contatto NC di RL 1 va a collegarsi al canale di allarme n.1 o a qualsiasi altro abbiamoprogrammato. La bobina di RL 1 naturalmente preleva la massa dalla scheda di scambio alimentatore/batteria e il positivo gli giunge dopoessere passato dal contatto NA della chiave elettronica che in precedenza era usato per il collegamento al contatto NC del combinatoretelefonico. In questa maniera quando si aziona la chiave elettronica questa interrompe il positivo in ingresso al canale allarmato e quandoinvece si disattiva dopo aver permesso l'entrata/uscita di casa in caso di allarme la scheda digitale si attiva trasmettendo la sua stringa.Non mi dilungo in altre spiegazioni perchè nei due precedenti articoli ci sono già tutte quelle che servono. L'unica cosa che io ho salvatodel vecchio combinatore telefonico è la batteria da 12 volt/1 A e l'alimentatore da 12 volt oltre naturalmente alla scatola esterna che miè servita per l'alloggiamento della digitale e di quella di scambio per la batteria. A questo proposito dato che l'alimentatore in questionedava a caldo un'uscita di ben 22 volt e a freddo molto minore ho dovuto calcolare le resistenze di caduta in maniera che al momento dell'accensioneci fosse una tensione superiore a quella della soglia d'intervento del messaggio di "basso livello batteria" e nel contempo che a caldonon superasse i limiti ragionevoli. In questo caso a caldo in uscita dalla scheda di scambio si hanno circa 14 volt e a freddo circa 12,8 .il relé da me usato è di quelli stagni(e quindi sprecato per l'uso)con bobina da 90 ohm e un assorbimento di circa 134 mA.
Elenco componenti:
1 alimentatore 220V/12V-1A; 1 relé 12V/doppio e singolo scambio; 1 batteria 12V/1A; R1 = 39 ohm/5 watt; R2 = 1,2 ohm/3 watt;D1-D4 = tipo 1n4007; S1 = interruttore monopolare.