Visto il rinnovato interesse per le onde lunghe, causata dall'apertura del "Ministero delle Poste e Telecomunicazioni" sulla nuova minibandadei 136 kHz, e visto che i ricevitori radioamatoriali il più delle volte sono abbastanza sordi su queste frequenze, ho pensato di costruire unsemplice preamplificatore per questo spettro di frequenze.Semplice ho detto, come circuiteria, ma i risultati sono stati incoraggianti tanto che tempo permettendo mi riprometto di tornare su questoargomento con qualcosa di più completo. Intanto il preamplificatore in questione svolge il suo bravo compito nella mia stazione...oddio non moltoinvitante a guardarlo, basta dire che ho utilizzato una scatolina metallica che conteneva, prima di essere vivisezionata, un preamplificatoreper i 27 mHz che risaliva agli anni '70. Comunque le dimensioni erano quelle che mi servivano e, come potete vedere nelle foto, aveva il pregio che nellaparte posteriore vi erano già alloggiati due bravi connettori SO 239: uno per l'attacco dell'antenna e uno per andare al ricevitore. Bene venendoallo schema elettrico potete vedere che la prima parte, formata da uno strausato filtro passa basso (ormai questa soluzione l'avrete vista suchissà quanti schemi) che in teoria dovrebbe tagliare drasticamente le frequenze superiori ai 600 kHz, in pratica, a causa delle piste di rameche anche loro vanno a concorrere al gioco, abbassa la frequenza di taglio nel mio caso a circa 450 kHz. Ce n'è comunque sempre di avanzo perquanto ci serve.Il secondo stadio, invece, è formato da un preamplificatore che sfruttando un integrato tipo TL 081 amplifica il segnaledi circa 100 volte e, occhio alla "chicca", questo guadagno lo possiamo regolare tramite un potenziometro lineare che ho provveduto a sistemaresul coperchio della scatolina. Il guadagno in questo caso è dato dal rapporto tra R3 e R2: ovvero G = (R3/R2)+1. La circuiteria sull'integrato èun pò più complessa dato che ho voluto alimentarlo con una tensione singola e non duale e quindi ho dovuto aggiungere R5,R6 e C7 per creare unamassa fittizzia e poter usare alimentatori sia da 12 che da 13,8 volt. Sul davanti della scatolina poi ho aggiunto un interruttore a levetta eun diodo led per visualizzare l'alimentazione.
Tanto per farvi un esempio sul suo funzionamento, io l'ho provato utilizzando come antennauna inverted "V" da 10 a 80 metri(filare naturalmente) e ho notato aumenti considerevoli dei segnali senza alcuna distorsione; per farvi pochi esempil'emittente che sui 270 kHz ricevo a un Santiago di 6 con il preamplificatore inserito è passato al suo massimo a un bel 9+40; sui 252 kHz da S 5,5siamo passati a S 9+30; sui 218 kHz sa S 9 a S 9+50; sui 170 kHz da S 7 a S 9+20 e ancora più in basso dai 130 kHz in poi segnali come ad esempiola stazione di tempo e frequenza DCF da un bel S zero passata a un S 7,5; idem la stazione WWVB da Fort Collins in Colorado sui 60 kHz e laHBG da Neuchatel sui 75 kHz. Insomma penso che il gioco, dato il poco tempo e la spesa esigua per la costruzione, valga la candela, quindi viinvito ad autocostruire questo preamplificatore...promettendovi di tornare in futuro sull'argomento con qualcosa di più completo.
ELENCO COMPONENTI:
IC1= Integrato TL 081 più zoccolo; Un interruttore a levetta monopolare; Una scatolina metallica di 10x7x4 cm circa; Due comnnettori SO 239da pannello; Un diodo led; C1,C5 = 47 nF; C2 = 560 pF; C3 = 330 pF; C4 = 47 pF; C6 = 100 nF; C7 = 22 mF/63V elettrolitico; L1 = impedenzaJaf da 1 milliHenry; L2 = Impedenza Jaf da 330 microHenry; R1 = 100Kohm; R2 = 4,7 Kohm; R3 = 470 Kohm potenziometro lineare; R4 = 680 ohm;R5,R6 = 10 Kohm.