Incuriosito da uno scritto di iv3vs su un'antenna filare aperiodica sperimentata anni fa in Germania e messa in commercio dalla dittaKelerman, ho voluto provare a costruirla "artigianalmente" data la loro rarità di diffusione nel campo radioamatoriale. Il risultato è statoottimo,principalmente in ricezione e su tutte le gamme radioamatoriali ma anche più in basso; tanto per intenderci nella ricezione dellestazioni di tempo e frequenza come sui 77,5 kHz, si è dimostrata alla pari con le altre filari o verticali. Un pò di fatica, non avendo daticostruttivi commerciali in mano, mi è costato l'assemblaggio, ma con un briciolo di inventiva tutto si è risolto. Praticamente l'antenna ècostituita da un tratto di cavo RG 58 lungo 21 metri, e più precisamente della sua calza, alla cui fine è collocata un'apposita resistenzadi chiusura. Il ritorno della corrente avviene tramite il conduttore interno dell'RG 58, ed è stata installata a "V" rovesciata utilizzandoun palo alto 6 metri. In effetti, l'altezza è pochina, perchè le estremità dove vi sono gli isolatori sono vicinissime al suolo e ad unabella ringhiera fatta con tubi da 1 pollice e 1/4 zincati...ma era quello che potevo permettermi al momento! Praticamente non occorre nessunsistema di accordo, la sua larghezza di banda è eccezionale(basta calcolare bene la resistenza di chiusura e si ottengono delle onde progressive)ed ha il vantaggio di un basso rumore. Oltre al cavo RG 58 sono state utilizzate delle comuni resistenze da 560 ohm/7 watt, un paio di contenitoriplastici recuperati dalle uova di Pasqua dei bambini che in origine racchiudevano le "sorpresine", un paio di isolatori e un SO 239 da pannello.
Partendo dalla fine,come si vede nelle figure 2-3-4, la resistenza di chiusura è stata fatta con 10 resistenze da 560 ohm/7 watt collegate inparallelo . I loro capi sono stati saldati su due piccoli pezzi di basetta millefori per dare una certa rigidità, e poi collegati al coax chein precedenza era stato fatto passare tramite un piccolo foro dentro ad una parte del contenitore di plastica (il foro poi è stato sigillatocon del silicone) e naturalmente dentro ad un occhiello dell'isolatore (come si vede nella figura 7 che da un'idea del lavoro ultimato);quindichiuso il tutto con l'altra parte del contenitore plastico, tramite alcune fascette ho bloccato il tutto al cavo coax. Praticamente la partefinale e quella iniziale dell'antenna (come si vede nelle figure 7 e 6 ) sono ripiegate su loro stesse e tramite due morsetti strette all'occhiellodegli isolatori, in modo da poterle tendere e fissare ai sostegni. La parte iniziale dell'antenna con la stessa tecnica è stata collegata ad unSO 239 da pannello (la calza del coax al centro e il conduttore centrale alla massa) e dentro al contenitore plastico è stato infilato il cavodella linea di trasmissione con il suo PL che va a collegarsi con il SO 239 come si vede nelle figure 5 e 6. Nelle figure 1 e 8 si vede invece l'antennanella sua collocazione a "inverted V". Per quanto riguarda la lunghezza del cavo di alimentazione non ritengo sia critica alcuna misura, va benequella che avete a disposizione. per informazione, le dieci resistenze da 560 ohm/7 watt collegate in parallelo mi hanno dato una risultanza di 55,4 ohme sopportando 70 watt possono benissimo resistere agli apparati di stazione da 100 watt. per chi volesse sperimentarla in trasmissione, da meprovata sui 27 mHz, dava un rapporto di stazionarie di circa 1:2 e comunque non dovrebbe superare 1:3 su tutta la gamma delle bande radioamatoriali.Devo dire che mi sono innamorato di questa aperiodica, perchè in fondo la sua semplicità costruttiva è notevole e veramente dovreste provarlaper verificare la sua validità praticamente da "zero a 30 mHz" di ricezione. Dimenticavo: collocandola a "inverted V" non dimenticate di sostenerlaal palo di supporto tramite un isolatore adeguato, ma potete benissimo provare a installarla anche inclinata di 30/45 gradi in posizione "sloper",l'effetto non cambia.